Contratti, da gennaio anticipo maggiorato anche per i precari
30 Ottobre 2023 - Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi+ Enti Locali - di Tiziano Grandelli e Mirco Zamberlan
In breve
L’indennità di vacanza moltiplicata per 6,7 estesa ai tempi determinati
La legge di bilancio torna sull’anticipo del contratto 2022-2024 ampliando i margini di manovra previsti nel Dl 145/2023.
Da gennaio l’importo dell’indennità di vacanza contrattuale verrà incrementato di 6,7 volte rispetto a quanto corrisposto nel 2023, ovvero lo 0,5% dello stipendio. Si tratta dello stesso importo che la Pa centrale deve anticipare nello stipendio di dicembre. Ma, mentre l’acconto verrà riconosciuto solo ai dipendenti a tempo indeterminato, l’Ivc maggiorata andrà a tutto il personale. Atteso che si tratta sempre delle stesse risorse, l’importo percepito a dicembre dovrà essere scomputato da quanto spettante nel 2024.
Le stesse regole si applicano anche alle Pa che finanziano sul proprio bilancio gli oneri contrattuali. A differenza del decreto anticipi, che ne rendeva facoltativo il pagamento, l’incremento dell’Ivc dal prossimo anno è obbligatorio. Anche in questo caso le somme eventualmente erogate a dicembre andranno scomputate da quanto maturerà nel 2024. Quindi, se un ente locale non avesse le risorse per anticipare la corresponsione a dicembre 2023, potrà farlo nel 2024.
La legge di bilancio specifica che l’Ivc viene aumentata di un importo pari a 6,7 volte il suo valore annuale senza dare alcuna indicazione sulle modalità di pagamento. Ne dovrebbe derivare l’applicazione delle regole ordinarie con il riconoscimento mese per mese. Salvo chiarimenti istituzionali, è difficile ipotizzare che possa essere corrisposta interamente in una delle mensilità 2024 anche perché la norma non specifica che l’eventuale anticipo possa essere oggetto di conguaglio.
Per la Pa centrale e per gli altri enti che anticipano le somme a dicembre rimane da capire come avverrà lo scomputo. Dalla legge di bilancio emerge che il recupero non avverrà in sede di rinnovo del contratto, come si poteva ipotizzare, ma dovrà essere effettuato sull’Ivc maggiorata del 2024. Ne deriva che, nelle singole mensilità, si dovrà calcolare a consuntivo la nuova Ivc e da questa scomputare l’anticipo già erogato a dicembre. Si tratta di una complicazione procedurale non indifferente. Senza parlare dei passaggi a part-time o delle aspettative con retribuzione ridotta, e in particolare della maternità, che comporteranno una significativa restituzione di quanto già percepito.
Ulteriore novità relativa agli enti locali riguarda gli oneri per i permessi retribuiti spettanti ai componenti dei consigli e delle giunte previsti dall’articolo 79 del Tuel che siano anche dipendenti di Regioni, Comuni e Province. Dal 2024 l’ente locale presso il quale l’amministratore è anche dipendente potrà chiedere il rimborso del costo dei permessi a quello nel quale svolge il proprio mandato. Fino al 2023 questa possibilità era limitata ai datori di lavoro privati e agli enti pubblici economici.